Comitato dei genitori

“Non c’è educazione senza maestri, ovviamente, ma neppure senza che padri e madri fungano da insegnanti o che tutti, giornalisti, artisti, politici, insegnanti… accettino la dimensione pedagogica dei rispettivi ruoli. La convivenza democratica deve essere educativa, deliberatamente educativa, altrimenti non è più democratica.”

Fernando Savater

 

Il Comitato dei Genitori e i Rappresentanti: Partecipazione e Collaborazione Scuola-Famiglia

Il Comitato dei Genitori e i Rappresentanti: Partecipazione e Collaborazione Scuola-Famiglia

Il Comitato dei Genitori: Funzioni e Opportunità

La scuola è centro di sviluppo sociale e culturale del territorio. È di vitale importanza la collaborazione tra scuola e famiglia nella determinazione delle scelte di obiettivi e valori. Il Comitato dei Genitori nasce per realizzare una partecipazione democratica alla gestione della scuola, dando ad essa il carattere di una comunità educante.

Il Comitato dei Genitori si costituisce per iniziativa dei genitori eletti nei Consigli di Classe e Interclasse ed è da questi formato. Alle Assemblee del Comitato possono partecipare, con diritto di parola, tutti i genitori, come stabilito dall'Art. 15 del D.Lgs. 297/1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione).

Il Comitato dei Genitori NON è un organo collegiale, ma la normativa vigente gli attribuisce alcune specifiche funzioni:

  • Può avanzare pareri e proposte al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti, di cui questi devono tenere conto, in merito alla preparazione del Piano dell'Offerta Formativa (Art. 3.3 DPR 275/99)
  • Ha il diritto di convocare l'Assemblea dei Genitori per richiesta dei propri membri o per iniziativa del proprio Presidente

Nella prima riunione, i rappresentanti approvano un regolamento (Statuto) ed eleggono un Direttivo. L'unica carica prevista dalla normativa è il Presidente, ma il regolamento può prevederne altre (vicepresidente, segretario, consiglieri, coordinatori di plesso). Lo Statuto viene inviato al Consiglio di Istituto che può segnalare eventuali incompatibilità con la normativa, ma non può entrare nel merito della legittimità di Comitato e/o Assemblea dei genitori, sancita dalla vigente normativa.

I Comitati "non possono interferire nelle competenze rispettive dei Consigli di Classe o di Istituto, avendo una funzione promozionale della partecipazione dei genitori con l'eventuale elaborazione, anche sulla base dello scambio di esperienze, di indicazioni e proposte che saranno opportunamente valutate ed adottate dagli altri organi di istituto." (C.M. 19.9.84, n. 274)

Funzioni specifiche del Comitato

Il Comitato svolge una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe e di raccordo tra questi e gli eletti nel Consiglio di Istituto per affrontare i problemi emergenti nella scuola.

Questo spazio permette:

  • La discussione, la conoscenza reciproca e il confronto
  • L'elaborazione di problemi, temi e proposte da sottoporre agli organi collegiali
  • L'espressione libera delle opinioni dei genitori
  • La partecipazione profonda all'educazione dei propri figli
  • L'ottimizzazione dell'impegno per la risoluzione dei problemi comuni

Il Comitato può assumere autonome iniziative come:

  • L'organizzazione di conferenze
  • La pubblicazione di bollettini informativi per i genitori
  • La promozione di contatti tra genitori di classi diverse

I Ruoli Istituzionali nel Rapporto Scuola-Famiglia secondo il Testo Unico

Il D.Lgs. 297/1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) definisce diversi organi collegiali che garantiscono la partecipazione democratica alla vita scolastica:

1. Consiglio di Istituto

Composto da rappresentanti dei docenti, genitori, personale ATA e dal Dirigente Scolastico, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola (Art. 10 D.Lgs. 297/1994).

2. Collegio dei Docenti

Composto da tutti i docenti e presieduto dal Dirigente Scolastico, ha competenza in materia di funzionamento didattico dell'istituto (Art. 7 D.Lgs. 297/1994).

3. Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione

Formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica e agevolano i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni (Art. 5 D.Lgs. 297/1994).

4. Assemblee dei Genitori

I genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, al di fuori dell'orario delle lezioni (Art. 15 D.Lgs. 297/1994).

5. Patto Educativo di Corresponsabilità

Introdotto dal DPR 235/2007, definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

Il Rappresentante dei Genitori: Elezioni e Mandato

I rappresentanti dei genitori al Consiglio di Classe, di Interclasse o di Intersezione vengono eletti o riconfermati annualmente. Le elezioni sono indette dal Dirigente Scolastico entro il 31 ottobre.

Sono previsti:

  • 1 rappresentante (membro del Consiglio di Intersezione) per ogni classe della scuola dell'infanzia
  • 1 rappresentante (membro del Consiglio di Interclasse) per ogni classe della scuola primaria
  • 4 rappresentanti (membri del Consiglio di Classe) per ogni classe della scuola secondaria di primo grado

Una volta eletti, i rappresentanti rimangono in carica fino alle elezioni successive, quindi anche all'inizio dell'anno scolastico seguente, a meno che non perdano i requisiti di eleggibilità. In tal caso, restano in carica fino al 31 agosto. In caso di decadenza per perdita requisiti o dimissioni, il Dirigente nomina il primo dei non eletti.

Diritti del Rappresentante di Classe

Il Rappresentante di classe ha diritto di:

  • Farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte e necessità della propria classe presso il Consiglio di cui fa parte, presso i propri rappresentanti al Consiglio d'Istituto e presso il Comitato dei Genitori
  • Informare tutti i genitori mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità, previa richiesta al Dirigente Scolastico, circa gli sviluppi di iniziative avviate o proposte
  • Ricevere la convocazione alle riunioni del Consiglio con almeno 5 giorni di preavviso
  • Convocare l'assemblea di classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo ritenga opportuno (la convocazione nei locali della scuola deve avvenire previa richiesta al Dirigente, specificando l'ordine del giorno)
  • Avere a disposizione dalla scuola il locale necessario alle riunioni di classe, in orari compatibili con l'organizzazione scolastica
  • Accedere ai documenti inerenti alla vita collegiale della scuola
  • Essere convocato alle riunioni del Consiglio in cui è stato eletto in orario compatibile con gli impegni di lavoro

Limiti del Ruolo del Rappresentante

Il rappresentante di classe non ha il diritto di:

  • Occuparsi dei casi singoli
  • Trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri organi collegiali della scuola (come didattica e metodo di insegnamento)

Doveri del Rappresentante di Classe

Il rappresentante di classe ha il dovere di:

  • Fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l'istituzione scolastica
  • Tenersi aggiornato rispetto alla vita della scuola
  • Presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto e a quelle del Comitato Genitori, di cui fa parte di diritto
  • Informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola
  • Farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori
  • Promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta
  • Conoscere il Regolamento di Istituto
  • Conoscere i compiti e le funzioni dei vari organi collegiali della scuola

Cosa NON è Tenuto a Fare il Rappresentante

Il rappresentante di classe non è tenuto a:

  • Farsi promotore di collette
  • Gestire un fondo cassa della classe
  • Comprare materiale necessario alla classe, alla scuola o alla didattica

Il Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe

Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal docente da lui delegato. Il Consiglio formula proposte al Collegio Docenti relativamente all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione, e deve agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.

Schematicamente, il Consiglio di classe si occupa di:

  • Tutto ciò che riguarda direttamente o indirettamente gli studenti e le attività della classe
  • Il comportamento degli alunni
  • L'impegno nello studio e nell'attività didattica
  • Gli interessi, i problemi, le difficoltà dei ragazzi nell'età in cui si trovano
  • L'ambiente socioculturale da cui provengono
  • Le eventuali carenze educative e nella formazione di base
  • L'educazione morale e religiosa
  • Le reazioni degli studenti a comportamenti e iniziative dei docenti, e strategie di miglioramento
  • Lo sviluppo della collaborazione tra compagni e tra famiglie per l'inserimento di alunni svantaggiati
  • L'organizzazione di attività integrative e di iniziative di sostegno
  • Le condizioni ambientali della vita scolastica (aule, banchi, servizi igienici, illuminazione, riscaldamento, attrezzature)
  • L'organizzazione delle gite, visite d'istruzione e collaborazione delle famiglie per la loro attuazione
  • L'organizzazione della biblioteca
  • Esprimere parere sull'adozione dei libri di testo e sullo svolgimento di attività integrative e di sostegno

Non possono essere trattati casi singoli.

L'Importanza della Partecipazione

La scuola è formata da persone - alunni, docenti, genitori e personale amministrativo - stretti tra loro da un rapporto proporzionale: tanto più la loro relazione è ottimale, tanto più sarà efficace la riuscita scolastica degli studenti.

Scuola e famiglia mantengono ciascuna la propria responsabilità educativa, ma sono tra loro corresponsabili: in un rapporto di reciprocità, la scuola ha uno scopo istruttivo e la famiglia un obiettivo educativo. La famiglia rafforza a casa quanto proposto a scuola e viceversa, con punti di partenza condivisi.

È fondamentale che la voce dei genitori si faccia sentire perché nessuno è più coinvolto di loro nell'educazione e nella formazione dei figli, nello sviluppo equilibrato della loro coscienza etica, morale e civile.

I genitori sono chiamati a impegnarsi affinché:

  • I bambini vengano educati al rispetto della persona umana, dell'ambiente, delle opinioni altrui, delle leggi e delle istituzioni democratiche
  • I bambini siano educati all'autodisciplina, all'indipendenza di pensiero, alla solidarietà, alla gentilezza, al rispetto verso il prossimo e al rifiuto di ogni forma di violenza, sopraffazione e intolleranza
  • I ragazzi imparino a valutare, ascoltare, scegliere ed esprimersi liberamente

Per dare concretezza a questi principi, occorre partecipare attivamente e condividere idee affinché diventino progetti concreti. Per costruire un mondo migliore non basta partire da qui, occorre farlo insieme.

Per informazioni e domande scriveteci:

com.gen.pin5.cumiana@gmail.com
com.gen.pin5.valnoce@gmail.com